Prodotti da forno

Dalla tradizione ligure a quella classica italiana, i nostri prodotti da forno hanno un comune denominatore: la scoperta delle ricette antiche e l’utilizzo di ingredienti e materie prime di ottima qualità, privilegiando tutto ciò che arriva dal nostro territorio.
Un viaggio alla riscoperta del “come si faceva una volta”.

Lasagne al pesto

Lasagne pesto

Storia: La variante più leggera dalla classica lasagna, con origini che la fanno risalire all’impero romano, viene preparata con pesto e besciamella incontrando anche i gusti dei vegetariani.

Preparazione: Un piatto della tradizione, semplice ma allo stesso tempo ricco e gustoso, che noi reinterpretiamo con la nostra filosofia. Sfoglia sottile e il nostro pesto donano autenticità a questo piatto tutto da assaporare.

La cottura: Le possiamo preparare già cotte e pronte da mettere in tavola oppure per la cottura nel forno di casa: forno caldo a 180 per 15/20 minuti.

I consigli: Prima di servire far riposare qualche minuto.
Per scaldarle in forno normale si consiglia di tenere coperte.
A microonde media potenza per 5 minuti.

La conservazione: Se crude 2 giorni dopo l’acquisto se conservata a +4°C
Se cotte 3 giorni dopo l’acquisto se conservata a +4°C

Lasagne al ragù

Lasagne Ragù

Storia: Le lasagne le conoscevano già i Romani, e non solo a Bologna e Napoli: con il termine “laganon” e “laganum” indicavano infatti una sfoglia sottile ricavata da un impasto a base di farina di grano, che veniva cotto al forno o direttamente sul fuoco.
Nel Medioevo queste lasagne erano talmente diffuse che furono numerosi i poeti che le citarono nei loro lavori: da Jacopone da Todi a Cecco Angioli.
Nella versione più moderna le città a contendersele sono due: Bologna e Napoli ma in realtà ogni regione ha la sua versione con la propria peculiarita.
Rimane sempre un classico della cucina italiana, il piatto delle feste.

Preparazione: Noi le prepariamo come vuole la tradizione più radicata: alla bolognese. Sfoglia sottile all’uovo, il ragu preparato da noi con i suoi rituali e i suoi tempi di cottura e abbondante parmigiano reggiano.

La cottura: Le possiamo preparare già cotte e pronte da mettere in tavola oppure per la cottura nel forno di casa: forno caldo a 180 per 15/20 minuti.

I consigli: Prima di servire far riposare qualche minuto.
Per scaldarle in forno normale si consiglia di tenere coperte.
A microonde media potenza per 5 minuti.

La conservazione: Se crude 2 giorni dopo l’acquisto se conservata a +4°C
Se cotte 3 giorni dopo l’acquisto se conservata a +4°C

Lasagne di borragine

Lasagne di borragine

Storia: Il recupero della nostra storia, come emerge dai ricordi dei nonni; della nostra tradizione gastronomica; dei sapori e dei profumi del nostro territorio, l’esaltazione dell’arte dei nostri maestri di cucina, ci aiutano a conservare con l’identità, l’amore per la bella e generosa terra ligure.

Preparazione: Le nostre lasagne alla borragine raccontano storie di locali, di erbe e sapori che qui nascono e diventano vere e proprie leccornie.

La cottura: Le possiamo preparare già cotte e pronte da mettere in tavola oppure per la cottura nel forno di casa: forno caldo a 180 per 15/20 minuti.

I consigli: Prima di servire far riposare qualche minuto.
Per scaldarle in forno normale si consiglia di tenere coperte.
A microonde media potenza per 5 minuti.

La conservazione: Se crude 2 giorni dopo l’acquisto se conservata a +4°C
Se cotte 3 giorni dopo l’acquisto se conservata a +4°C

Lasagne di pesce

Lasagne di pesce

Storia: Condire le lasagne con un sugo di pesce è una scelta raffinata ed elegante in perfetto stile estivo, ma anche in inverno non guasta! Un piatto con il quale non si può sbagliare.

Preparazione: Polpo, totani e gamberetti insaporiti con aglio e prezzemolo, sfumati con un poco di vino e cotti con l’aggiunta di un po’ di salsa di pomodoro. Questo è il sugo perfetto con cui condiamo queste squisite lasagne.

La cottura: Le possiamo preparare già cotte e pronte da mettere in tavola oppure per la cottura nel forno di casa: forno caldo a 180 per 15/20 minuti.

I consigli: Prima di servire far riposare qualche minuto.
Per scaldarle in forno normale si consiglia di tenere coperte.
A microonde media potenza per 5 minuti.

La conservazione: Se crude 2 giorni dopo l’acquisto se conservata a +4°C
Se cotte 3 giorni dopo l’acquisto se conservata a +4°C

Focaccia al formaggio

Focaccia al formaggio

Storia: Il profumo della focaccia al formaggio, quello vero al mattino presto non lo puoi, toccare, ne indossare.
Succede solo qui e in nessuna altra parte del mondo. La focaccia al formaggio ancora calda che gocciola sulla lingua… Ricordi d’infanzia da rivivere ancora oggi.

Preparazione: La prepariamo come vuole la tradizione con pochi e semplici ingredienti di qualità: farina ed acqua con sale e lavorando per una decina di minuti, quindi facendo riposare per almeno 30 minuti. Alla fine dopo aver creato due sfoglie si mette al centro lo stracchino. Un giro di olio extravergine d’oliva e il gioco è fatto!

La cottura: Le nostre monoporzioni da cuocere a casa: Forno caldo a 220 gradi per 10 minuti.
Se la utilizzate congelata mettere in forno direttamente dal freezer.

I consigli: Attendere un minuto prima di servire per far si che lo stracchino si rapprenda un poco.

La conservazione: La nostra focaccia si presta anche ad essere congelata (Durata 3 mesi).
2 giorni dopo l’acquisto se conservata a +4°C.

Rotolo di Spinaci

Rotolo di spinaci

Storia: Una bella sfoglia di pasta fresca all’uovo sulla quale stendiamo uno strato del nostro ripieno di magro. Il tutto viene arotolato e fatto bollire ottenendo questo delizioso prodotto da forno.

Preparazione: Per la pasta semola di grano duro e uova fresche.
Per il ripieno spinaci e borragini, ricotta, maggiorana fresca e parmigiano!

La cottura: Da gratinare cosi con solo olio e grana, oppure aggiungendo besciamel e pomodoro.
Lo possiamo preparare già cotto e pronto da mettere in tavola oppure per la cottura nel forno di casa: forno caldo a 180 per 10/15 minuti.
A microonde media potenza per 2 minuto e mezzo /3 minuti.
Oppure in un padellino antiaderente con un giro d’olio o un po’ di pomodoro sotto.

I consigli: Per scaldarle in forno normale si consiglia di tenere coperto.
A microonde media potenza per 30 secondi.

La conservazione: Se crude 2 giorni dopo l’acquisto se conservata a +4°C
Se cotte 3 giorni dopo l’acquisto se conservata a +4°C

Cannelloni di magro

cannelloni di magro

Storia: I cannelloni hanno una storia abbastanza recente: un’unica citazione relativamente antica che troviamo di questo tipo di pasta la fa risalire alla prima metà dell’Ottocento e ce la racconta Gio. Batta Magi, cuoco aretino, quasi si trattasse di una ricetta toscana, presentandola addirittura in un succulento “timballo di cannelloni”.
Compaiono poi nei ricettari nel primo novecento diventando a pieno titolo un piatto delle feste.

Preparazione: Delicati e appetitosi i nostri cannelloni di magro vengono preparati con una pasta sfoglia sottilissima e un ripieno di spinaci e ricotta.
Perfetti anche per un’alimentazione vegetariana.

La cottura: Li possiamo preparare già cotti e pronti da mettere in tavola oppure per la cottura nel forno di casa: forno caldo a 180 per 15/20 minuti.

I consigli: Prima di servire far riposare qualche minuto. Per scaldarle in forno normale si consiglia di tenere coperti.
A microonde media potenza per 5 minuti.

La conservazione: Se crudi 2 giorni dopo l’acquisto se conservata a +4°C
Se cotti 3 giorni dopo l’acquisto se conservata a +4°C

Crespelle di magro

Crespelle di magro

Storia: Il nome proviene dal termine latino crispus (arricciato, ondulato), o dal termine greco κρίσπος (krìspos”avvolto”‘, “arrotolato”). Le crespelle condividono le origini di altre preparazioni a cialda e delle gaufre, ma l’attuale preparazione con la farina di frumento divenne comune solo nel IX secolo. Nel Medioevo erano preparate con acqua e vino al posto del latte.
Oggi la crespella è generalmente considerata una pietanza tipica della cucina francese, tuttavia viene preparata con le sue varianti in tutta Italia.

Preparazione: Ingredienti “poveri”: uova e i farina, sale diluendo tutto con il latte. Per il ripieno spinaci e erbette della nostra zona, ricotta, maggiorana fresca e parmigiano reggiano.

La cottura: Le possiamo preparare già cotte e pronte da mettere in tavola oppure per la cottura nel forno di casa: forno caldo a 180 per 8/10 minuti.
A microonde media potenza per 1 minuto e mezzo/2 minuti.
Oppure in un padellino antiaderente con un giro d’olio.

I consigli: Per scaldarle in forno normale si consiglia di tenere coperte.
A microonde media potenza per 30 secondi.

La conservazione: Se crude 2 giorni dopo l’acquisto se conservata a +4°C
Se cotte 3 giorni dopo l’acquisto se conservata a +4°C

Crespelle di formaggio

Crespelle formaggio

Storia: Il nome proviene dal termine latino crispus (arricciato, ondulato), o dal termine greco κρίσπος (krìspos”avvolto”‘, “arrotolato”). Le crespelle condividono le origini di altre preparazioni a cialda e delle gaufre, ma l’attuale preparazione con la farina di frumento divenne comune solo nel IX secolo. Nel Medioevo erano preparate con acqua e vino al posto del latte.
Oggi la crespella è generalmente considerata una pietanza tipica della cucina francese, tuttavia viene preparata con le sue varianti in tutta Italia.

Preparazione: Le crespelle assumono il colore verde grazie agli spinaci che aggiungiamo all’impasto tradizionale. Per il ripieno formaggi delicati come edamer e maasdamer frullati con ricotta e uova.

La cottura: Le possiamo preparare già cotte e pronte da mettere in tavola oppure per la cottura nel forno di casa: forno caldo a 180 per 8/10 minuti.
A microonde media potenza per 1 minuto e mezzo/2 minuti.
Oppure in un padellino antiaderente con un giro d’olio.

I consigli: Per scaldarle in forno normale si consiglia di tenere coperte.
A microonde media potenza per 30 secondi.

La conservazione: Se crude 2 giorni dopo l’acquisto se conservata a +4°C
Se cotte 3 giorni dopo l’acquisto se conservata a +4°C

Gnocchi alla romana

Gnocchi alla romana

Storia: Uno dei sette piatti dichiaratamente romani, come sostiene Pellegrino Artusi (il padre della cucina italiana) o un ricetta tipica del Nord? I cosiddetti “gnocchi alla romana”, sono da sempre oggetto di grandi dispute gastronomiche. L’abbondante uso del burro li identificherebbe come piatto della tradizione piemontese e non tanto romana, come invece vorrebbe il nome. Proviamo allora ad immaginare… Artusi promuoveva un codice alimentare borghese e, a questo ceto sociale, appartenevano i funzionari che, dal Piemonte, si trasferirono a Roma, diventata Capitale dello Stato italiano. Ci piace allora pensare che gli gnocchi alla romana possano essere una contaminazione tra le cucine di due capitali italiane.

Preparazione: Prepariamo l’impasto come vuole la ricetta originale con semola di grano duro, latte, burro e uova che poi viene fatto raffreddare e dal quale si ricavano i caratteristici cerchietti tondi.

La cottura: Li possiamo preparare già cotti e pronti da mettere in tavola oppure per la cottura nel forno di casa: forno caldo a 180 per 15/20 minuti.

I consigli: Per scaldarli in forno normale si consiglia di tenere coperti.
A microonde media potenza per 5 minuti.

La conservazione: Se crude 2 giorni dopo l’acquisto se conservata a +4°C
Se cotte 3 giorni dopo l’acquisto se conservata a +4°C